Presto come tutti i settori del lusso anche l'abbigliamento avrà il suo spazio nel nuovo web o meglio, in un grande "Metaverso", una realtà immersiva sinergica.
I consumatori, infatti, sono pronti per visitare grandi spazi immersivi grazie alla realtà virtuale (e fuori dal mondo dei videogiochi) al fine di godere di una nuova esperienza di shopping.
Spesso si pensa che la realtà aumentata, il Metaverso e tutte le altre piattaforme che si basano su tecnologie virtuali immersive siano esclusiva delle grandi imprese, ma non è così.
In piena estate 2022 Burberry ha lanciato una collezione composta da 5 borse 'virtuali' ad uso esclusivo all’interno del Metaverso di Roblox. I consumatori possono acquistare questi articoli alla cifra di 800 Robux, ovvero la moneta di Roblox, che ha cambio 1 a 9,99 euro.
La collezione di borse non è l’unica azione che Burberry ha compiuto nel Metaverso, infatti ha stretto un accordo di partnership con il videogioco online Blankos Block Party (BBP).
Questa piattaforma dà vita a un mondo completamente virtuale integrato con una vera e propria economia basata sugli NFT. È infatti possibile acquistare, scambiare e vendere oggetti di ogni tipo, tra cui l'abbigliamento, con cui accessoriare i propri avatar nella realtà immersiva.
Le operazioni di compravendita hanno come protagonisti oggetti che sono a solo uso e consumo all’interno del Metaverso, ma le conseguenze economiche che generano si riflettono nella vita reale.
Lo scambio di denaro virtuale (criptovalute) si traduce in ricavi fisici percepibili nel bilancio dell'azienda investitrice e per il consumatore.
La realtà di Burberry è una realtà molto grande e conosciuta del mondo e quindi fa pensare che sia più facile investire nelle tecnologie immersive 3D. Ci sono però esempi di piccole e medie imprese altrettanto capaci di entrare a far parte del Metaverso.
È questo il caso di ZigoZago, marchio di abbigliamento per l’infanzia. Luisa Masciello, Founder di ZigoZago, spiega così i benefici di investire nelle tecnologie immersive 3D.
“Zigozago è sempre stato un marchio visionario, non solo per il design ma anche per la curiosità nello sperimentare tecnologie innovative. Swiss Virtual Expo rappresenta quanto di più evoluto esista al momento nel mondo virtuale.
E, quindi, la possibilità di essere presente con uno stand è stata irresistibile. La nostra idea è stata quella di poter dare al cliente virtuale, rappresentato da un avatar che cammina nel metaverso, la possibilità di sperimentare una esperienza di acquisto diversa e innovativa direi quasi più vicina al mondo reale e magari, perché no, una esperienza addirittura migliore.”
Nell’intervista, Luisa, descrive anche quelle che sono le caratteristiche necessarie che deve avere un’azienda per entrare nel Metaverso.
“Se ci si basa su un metaverso esistente, come nel caso di Swiss Virtual Expo, la cosa importante è avere contenuti di valore da condividere con il visitatore, immagini belle che attirano l'attenzione dell'utente che cammina nei corridoi così come in una fiera reale.
Per avere sempre una presenza "fresca" occorre cambiare le grafiche dello stand con frequenza, i documenti, le brochure e i video. Ma per avere traffico e far funzionare lo spazio virtuale è importantissimo comunicare ai propri clienti sui social con newsletter ecc. la nuova presenza che diventa veramente un nuovo canale da sfruttare per avere traffico e visibilità.
Creare video o contenuti viralizzanti partendo dal metaverso è estremamente facile con un incredibile ritorno d'immagine.”